martedì 12 febbraio 2013

La Truzzeide- cap.2: Per un approccio scientifico al problema della truzzità


La truzzità non è solo uno stile di vita, o un modo del pensiero: è una vera e propria tendenza dell’essere, un fenomeno sociale mai abbastanza studiato.
La truzzità si manifesta in maggiore o minore grado secondo un modello epigenetico, e pur tenendo conto che se a fronte di una naturale inclinazione verso la truzzità estrema a nulla possono l’ambiente e l’educazione, vale anche il ragionamento inverso: un vero truzzo o lo sei, o non lo puoi diventare.
Tuttavia tutti possediamo una certa percentuale di truzzità, anche se talvolta così bassa da non risultare rilevabile a occhio nudo.
Poiché negli ultimi tempi il fenomeno ha cominciato ad assumere connotati importanti e la percentuale di truzzi sta cominciando a preoccupare per il suo forte impatto sociale, di recente è nata la Truzzologia -branca delle scienze sociali e allo stesso tempo giovane ramo delle neuroscienze-  e sono stati elaborati protocolli di truzzometria applicata sui quali tuttavia non c’è unanime accordo all'interno della comunità scientifica internazionale.
In particolare il gruppo di Palo Alto in California, sottolineando la necessità di un approccio olistico al fenomeno, ha costruito un protocollo truzzometrico (Analytical Test of Truxity, o ATT) che avrebbe dovuto fornire risultati abbastanza precisi e consentire di individuare cinque livelli di truzzità, attribuendo a ciascuno di essi un indice di contenimento sociale e una relativa previsione di educabilità del soggetto truzzo (TLI, Truxity Level Index).
Applicando una metodologia che ha come riferimento la psicologia della Gestalt, sono stati somministrati alcuni pattern di stimoli ad un gruppo composto da duecento soggetti maschi e femmine di età diverse, diversi gradi di istruzione e diverse provenienze sociali e geografiche ed è stato osservato come gli input sono stati selezionati, elaborati e riorganizzati per affrontare alcuni problemi ai quali è stato chiesto di dare una soluzione.
Ne sono emersi due livelli estremi di truzzità, corrispondenti rispettivamente al valore 0 e al valore 100 di un range, il primo evidenziato da un atteggiamento garbato e riflessivo, il secondo da irrequietezza, turpiloquio e dalla reiterazione di un’unica frase, che tradotta dalle diverse lingue è risultata uguale per tutte le etnie: “Ti spezzo le ditine”, accompagnata da secchezza alle fauci.
All’interno di questo range si sono poi potuti individuare i cinque livelli di truzzità, i cui indicatori sono sempre riferiti a valori medi, presentandosi con minore o maggiore intensità all’avvicinarsi ai valori estremi di ciascun livello. 
Gli indicatori evidenziati nella bozza dello studio californiano hanno valore di esempio, ma non costituiscono la totalità delle manifestazioni truzze, perciò si può includere un soggetto esaminato in una fascia TLI del range solo se presenta almeno tre valori di truzzità positivi tra quelli elencati in una lista alquanto dettagliata elaborata dai ricercatori e pubblicata a parte.
Vediamo dunque le cinque fasce TLI:

TLI ≤ 20 truzzità lieve. Si tratta di un fenomeno fisiologico, generalmente trascurabile e completamente educabile. Tende a scomparire con l’avanzare dell’età e resta perlopiù latente per tutta la vita, manifestandosi solo in situazioni di particolare esposizione a stimoli esterni stressanti, come la guida nel traffico, la fila agli Uffici Postali, la curva allo stadio, un comizio politico.

TLI >20 - ≤ 40 truzzità medio-lieve. É un livello di truzzità che reagisce fortemente agli stimoli ambientali ed educativi, nonostante i quali tuttavia tende a manifestarsi con modalità socialmente inoffensive, come piccoli tatuaggi, rutti contenuti solo dopo un bicchiere di Coca Cola, improvvise ma sporadiche comparse di calzini bianchi con i mocassini, telefonate in treno o in autobus con volume di voce percepibile fino a tre metri di distanza. Non scompare mai del tutto, ma regredisce fino a raggiungere livelli di quasi completa latenza.

TLI >40 - ≤ 60 truzzità media. Parzialmente educabile, è il livello di truzzità più diffuso nelle popolazioni dei paesi ad alto livello di sviluppo e si palesa con una certa frequenza assumendo talvolta connotati piuttosto fastidiosi, quali per esempio giocare a pallavolo in piscina, tenere l’auto accesa per venti minuti mentre si saluta la fidanzata (o il fidanzato), sincerarsi periodicamente con le mani della presenza del pacco, telefonare in treno o in autobus con volume di voce percepibile fino a dieci metri di distanza. Regredisce lentamente, ma rimane sempre manifesta.

TLI >60 - ≤ 80 truzzità severa. Non educabile, ma parzialmente attenuata  e lievemente reversibile con l’avanzare dell’età, colpisce con percentuale più alta nei maschi di razza bianca, ma è in aumento tra le femmine delle ultime generazioni. Si manifesta sempre e tende a diventare forte fattore di aggregazione. Ne sono indicatori tipici il turpiloquio, la bestemmia, l’argomentare con minacce, il rutto libero, la musica ad altissimo volume nello stereo dell’auto alle tre di notte, il possesso di auto molto potenti parcheggiate sul marciapiede, il volume della voce percepibile per un intero isolato.

TLI >80 - ≤ 100 truzzità estrema. Irreversibile. Colpisce solo i maschi ed è caratterizzata da tutte le peggiori esternazioni dei precedenti livelli, ma portati all’eccesso e ostentati con fierezza. E l’unica che si manifesta con il calzino corto con i sandali, la presenza del marsupio, il grugnito come forma privilegiata di comunicazione, il peto acrobatico nel cortile condominiale e la suoneria del cellulare degli Oliver Onions.
Il Truzzo ha un TLI= 107.




I risultati della ricerca dell’equipe di Palo Alto sono stati tuttavia confutati da parte della comunità scientifica che ha costretto i ricercatori stessi a sottoporsi ad ATT. Quando a tre di loro sono stati attribuiti TLI intorno a 75, tutta la ricerca è stata invalidata.
Attualmente è allo studio in Olanda un apparecchio che, sul modello del Dynamizer di Abrams, dovrebbe essere in grado di individuare il Truxity Vibratory Rate (TVR) e di fornire pertanto dati obiettivi di grande precisione, anche se per avere indicazioni sull'educabilità dei soggetti truzzi occorrerà aspettare ancora molto tempo.
Pur essendo ancora lontani da una soluzione definitiva, la comunità scientifica si sta dimostrando molto sensibile al problema e si cominciano a stanziare anche finanziamenti pubblici, destinati a sviluppare una ricerca a largo raggio, che individua nella prevenzione e nella lotta alla truzzità fattori chiave per lo sviluppo e la crescita della società nel medio-lungo periodo.

-continua-



<Trattandosi di opera di fantasia, ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale>





3 commenti:

  1. Il genio all'opera. Mi riconosco un TLI = 35.

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  2. il luogo eletto, anche per ricerche ad ampio raggio, è certamente una città come Napoli...: generazioni di truzzi che continuano a fare storia... Rosa

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    1. Detto da una napoletana veracissima!...c'è da fidarsi allora!

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